CRMS FP 07:2015 - CREDIT RISK MANAGEMENT SYSTEM REQUIREMENTS
15 Luglio 2022 Entra in vigore il Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza

Il 15 luglio è arrivato: dopo una gestazione durata ben 5 anni, entra in vigore il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, un’opportunità storica per il risanamento del tessuto imprenditoriale del Paese, che sposterà l’attenzione sulla diagnosi precoce delle situazioni di Crisi e sulla Responsabilità dell’imprenditore.

Cuore di questo cambiamento epocale è l’articolo 375 del D.Lgs 14/2019, che ha modificato l’articolo 2086 del Codice civile, aggiungendo un secondo comma che attribuisce nuovo tipo di obbligo in capo all’organo amministrativo: gestire l’impresa, dotandola di assetti organizzativi amministrativi e contabili adeguati al fine di rilevare la crisi.

«L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale». – art.2086 CC

Con questa riforma, l’Imprenditore, ovvero il capo dell’impresa, è chiamato a dotare la propria Azienda di un’organizzazione efficiente sotto tutti i punti di vista (organizzativo, amministrativo e contabile) e ad adottare un assetto organizzativo in grado di rilevare in modo tempestivo eventuali squilibri economici e finanziari, pena una responsabilità di natura personale e patrimoniale:

Gli amministratori risponderanno personalmente della mancata vigilanza secondo i principi della responsabilità patrimoniale, con ripercussioni civilistiche, concorsuali e fiscali.

Si tratta di una vera Rivoluzione dal punto di vista gestionale: a dover cambiare è innanzitutto la cultura aziendale, ovvero tutte quelle “worst practice” difficili da rimuovere per l’imprenditore italiano, spesso abituato a una gestione finanziaria “creativa”.

Come ottemperare a quanto richiesto dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa?

Adottare questo assetto organizzativo “adeguato” è un intervento strutturale che va al di là dei semplici “test periodici” basati sugli indicatori e presuppone un lavoro a monte, che possa garantire all’Azienda un Sistema di Gestione Economico Finanziario (“Economic Financial Risk Management Systems”) capace di proteggere l’organizzazione dal rischio di insolvenza ed assicurarne la continuità operativa, di garantire alle Banche una gestione responsabile e offrire una qualifica esimente nel caso in cui l’azienda entri in uno stato di insolvenza.

Perché questo Sistema abbia un reale riconoscimento pubblico serve un Organismo Terzo che possa garantire la sua validità di fronte agli Stakeholders: serve un Sistema certificato.

Questa Certificazione esiste dal 2019, si chiama EFRMS 14:2019 ed è riconosciuta da ACCREDIA (MISE), l’ente che sovraintende a tutte le certificazioni UNI EN ISO. Dalla Circolare di Accredia, 24 Luglio 2019

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“EFRMS 14:2019 vuole rispondere, in particolare, alle richieste del legislatore in merito alla tempestiva individuazione dello stato di crisi d’impresa e nasce con l’intento di estendere la certificazione CRMS a tutto il Sistema di Controllo economico-finanziario dell’azienda. La finalità di un “Economic Financial Risk Management Systems” è quella di proteggere l’organizzazione dal rischio di insolvenza ed assicurarne la continuità operativa. I requisiti dello schema sono applicabili a tutte le organizzazioni, indipendentemente dalla classe merceologica e dalla loro struttura e dimensione, che abbiano i seguenti obiettivi: implementare un Sistema di Gestione per l’equilibrio economico finanziario, conforme agli obiettivi definiti nella politica per il rischio di default; dimostrare la conformità alla politica economica finanziaria alle aspettative delle parti interessate; rispondere alle richieste del legislatore relativamente agli obblighi delle Organizzazione in materia di crisi d’impresa.”

Perché adottare un Sistema di Gestione Economico Finanziario Certificato invece che semplici “best practice” o “protocolli?

Perché EFRMS non implementa semplici procedure ad uso interno, ma certifica un Sistema che coinvolge tutta la Struttura aziendale secondo i principi della ISO:9001; perché non mira solo a migliorare alcune abitudini gestionali, ma tiene conto dell’Analisi del Contesto e dei Rischi di continuità aziendale; perché la Certificazione è visibile in Visura Camerale e proietta l’azienda sul Mercato con maggiore Affidabilità e credibilità.

La EFRMS supporta l’Azienda nella definizione degli obiettivi economico-finanziari e nell’implementazione di strumenti di PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO, ovvero di un Sistema di Controllo Interno rivolto sia alla gestione dei rischi delle attività operative, sia al controllo di gestione, relativamente al mantenimento  dei flussi monetari e finanziari e alla valutazione e mitigazione dei relativi rischi, puntando al miglioramento continuo attraverso un processo efficace di Controllo di Gestione basato su obiettivi misurabili.

Quali vantaggi porta all’azienda l’adozione di un Sistema di Gestione Economico Finanziario Certificato in ottica Crisi d’Impresa?

  • Miglioramento della redditività;
  • Miglioramento delle performance del processo di definizione e monitoraggio del budget;
  • Mantenimento sotto controllo dei Costi, mediante la creazione di una contabilità industriale pertinente ai processi gestiti;
  • Miglioramento del Flusso di Cassa (Cash Flow);
  • Miglioramento degli Indici di Liquidità e Disponibilità;
  • Ottimizzazione dell’equilibrio della forbice Incassi-Pagamenti;
  • Miglioramento del Risultato Operativo sul Capitale Operativo investito ROI (Return on investiment);
  • Aumento della competitività;
  • Miglioramento del mantenimento e della fidelizzazione della clientela;
  • Miglioramento dell’efficacia del processo decisionale;
  • Ottimizzazione dell’uso delle risorse disponibili;
  • Accrescimento della responsabilità e consapevolezza del Personale;
  • Ottimizzazione, efficacia ed efficienza dei processi;
  • Miglioramento delle prestazioni della Catena del Valore aziendale;
  • Accrescimento dell’affidabilità, della credibilità e della sostenibilità dell’Organizzazione;
  • Miglioramento del rapporto di fiducia con gli investitori e gli Istituti di Credito.   

Siamo all’inizio di una svolta epocale per le imprese, un cambiamento radicale che chiede agli Imprenditori di aggiornare la propria mentalità e di mettere basi solide per farsi trovare preparati di fronte ai nuovi obblighi previsti dalla legge: così come ci siamo abituati a prevenire le malattie, allo stesso modo dobbiamo imparare a fare della prevenzione lo strumento principe  per affrontare la Crisi di Impresa: solo con questa mentalità idonea le aziende italiane si troveranno pronte per le sfide di un Futuro che è già Oggi